Per le mamme, si sa, il più bel regalo sarebbe spesso quello di poter dormire ad oltranza, almeno la domenica mattina, almeno per la propria festa. Io non faccio certo eccezione, anzi. Ma è un dono più unico che raro, vista la mia Creatura mattutina, che oggi ha quasi battuto il proprio record positivo con sveglia alle 8.00.
E allora ci si alza e si prepara l’occorrente per un pic-nic improvviso ed improvvisato, ché quando c’è il sole a Zurigo non bisogna farselo scappare, che sai poi mai quando ricapita E ci si butta a capofitto nello spazio verde più bello della città, tra parco, lago, cielo e montagne, a guardare la meraviglia che sarebbe questa città se mai potesse godere di un clima un po’ migliore, e a guardare la propria di meraviglia, che tenta maldestramente di buttare due calci ad un pallone con papà, ed è immediata la certezza che il suo sport sarà certamente un altro. Insieme alla consapevolezza che non sappiamo di certo dove saremo tra dieci, venti o trent’anni, se tra questi cieli o altrove, in quella che chiamavamo “casa” o nel mondo, ma che, comunque sia, Zurigo avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Sicuramente neppure tanto piccolo.